Tema centrale 1 – Interventi politici (professioni mediche, UFSP e Baume-Schneider, oneri amministrativi, ASSL)
Temi dominanti
L’anno scorso sono stati due i temi dominanti in materia di politica professionale: la carenza di personale e gli oneri amministrativi del personale sanitario. È in generale vero per tutte le professioni che il potenziale della popolazione attiva in Svizzera è già sfruttato molto bene, in confronto ai circostanti paesi europei. Tuttavia per diverse professioni occorre analizzare la situazione, poiché la portata e le cause possono variare.
Professioni mediche
Un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di tutte e cinque le professioni mediche ha definito le sfide comuni. Per la chiropratica, in particolare, la sfida principale è legata all’offerta insufficiente, causata dalla carenza di personale e dalla mancanza di posti di studio. Per febbraio 2025 è stata preparata un’iniziativa indirizzata alla politica.
Libere Professioni
Le stesse preoccupazioni, ossia oneri amministrativi e carenza di personale, sono state portate anche all’attenzione della consigliera federale Baume-Schneider, nell’ambito di un incontro di una delegazione delle Libere Professioni (gruppo delle professioni sanitarie). La ministra ha dimostrato interesse per il fatto che in Romandia non vi sia la possibilità di studiare chiropratica.
Anche il Consiglio direttivo delle Libere Professioni si è confrontato con il tema della «carenza di personale e oneri amministrativi». Uno studio punta a mostrare quali siano la portata e le cause di questa carenza di personale e quali siano gli approcci sensati per arrivare ad una soluzione.
Carico amministrativo nel sistema sanitario
Il consigliere di stato Pirmin Bischof ha scelto per il settore sanitario la strada di un’interpellanza (24.3726), «Contro l’onere amministrativo nella sanità», in cui indica al Consiglio federale che a settembre 2023 il parlamento ha adottato la legge sullo sgravio delle imprese (LSgrI) e parallelamente ha imposto ai fornitori di prestazioni oneri amministrativi aggiuntivi con il progetto relativo alla qualità. Non certo a sorpresa, la risposta della ministra della sanità non ha soddisfatto l’interpellante. Su questo tema è necessario continuare a lavorare.